lunedì 7 dicembre 2015

" CABARET MALEDETTO" il nuovo spettacolo de " IL CIRCO DE LOS HORRORES"


A distanza di un anno dal suo debutto in Campania, torna a Napoli il Circo De Los Horrores. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, (oltre tre milioni e mezzo di spettatori ne hanno decretato il successo) tutto è ormai pronto per dare il via alla seconda edizione dello spettacolo più terrificante a cui abbiate mai assistito.
Dopo Il Circo De Los Horrores e Manicomio, la trilogia degli “orrori” si chiude con il Cabaret Maledetto in programma dal 17 al 20 dicembre al Teatro Palapartenope.
Cabaret Maledetto è la terza parte di una serie di show, in cui il terrore, la follia e l’umorismo fungono da connessione tematica che abbraccia i due spettacoli precedenti: EL CIRCO DE LOS HORRORES E MANICOMIO, toccando l’apogeo con questa insolita e originale rappresentazione, Cabaret Maledetto, un conturbante cabaret imbastito nelle demoniache, lascive, estrose e perverse tenebre.
Cabaret Maledetto, uno spettacolo con cui El Circo de los Horrores chiude la sua trilogia, inaugurata con l’opera che diede il nome alla compagnia e che continuò poi con Manicomio.
Dopo il trionfo ottenuto da El Circo de los Horrores e da Manicomio, oltre tre milioni e mezzo di spettatori ne hanno decretato il successo, il regista, Suso Silva, ci conduce, in quest’occasione, a una vecchia e decrepita cattedrale gotica trasformata in cabaret, la dimora del terribile Lucifero, il divoratore di anime.
Cabaret Maledetto è un luogo senza regole, senza divieti, né tabù, nel quale trovano sfogo gli istinti più beceri dell’essere umano. È il cabaret dei sensi, nel quale i desideri più bui e più cupi si palesano in modo del tutto naturale, spontaneo e sfrontato.
Nel Caberet Maledetto non manca di certo l’essenza degli anteriori spettacoli della compagnia de El Circo de los Horreres, la miscela di teatro, circo e cabaret.
In questo spettacolo si osserva la formidabile compagine di risorse umane e mezzi tecnici, alla ricerca dell’epilogo perfetto per la TRILOGIA che trascenderà le congetture dello spettatore, con uno show strabiliante e innovativo. Questo è l’obiettivo del Cabaret Maledetto: amalgamare di nuovo le tecniche usate in precedenza con le peculiari caratteristiche di questo show.
El Circo de los Horrores ha visitato i seguenti paesi: USA , Perù, Italia, Spagna.
Cabaret Maldito2
Sinossi
Nell’Inferno non esistono regole, né divieti, né restrizioni, né tabù. L’inferno è il Cabaret dei sensi, luogo in cui si scatenano gli istinti più primitivi dell’essere umano, i desideri più nascosti e lussuriosi si dispiegano sfrenatamente.
El Circo de los Horrores ci conduce questa volta a un’antica e decrepita cattedrale gotica, che sarà “l’ultima dimora”. Trasformata in un demoniaco Cabaret, è anche la residenza di Lucifero, l’incarnazione dell’avarizia e della vanità, la personificazione di ogni male. L’uscio è il varco dell’inferno. Il varco del Cabaret Maledetto.
Il Cabaret Maledetto è la perversione e la sregolatezza dei sensi. Popolano questo maliardo luogo, uomini trasformati in famelici demoni divoratori di anime e perfide femmine, meravigliose sanguisughe succhiatrici.
La leggenda narra che questo cabaret maledetto fu creato da alcune figure di spicco che, dimenticate dal pubblico e cadute nell’oblio, vittime dei sette peccati capitali, avevano ormai smesso di brillare, ma rinacquero dalle proprie ceneri a patto di vendere l’anima al diavolo. Ecco di nuovo il successo, la fama, gli applausi e il potere, ma a che prezzo? Alla fine bisogna pagare e Lucifero riscuote sempre i suoi debiti.
Pagliacci travestiti, nani viziosi, depravate madame, demoni, diavolesse, dark, trasformisti, saranno solo alcuni dei personaggi che, mossi dal temuto e tirannico Lucifero, principe delle tenebre, ci faranno ridere, tremare, urlare dalla paura e gemere di passione in balia del loro terribile carisma.
Grotteschi personaggi interagiranno con il pubblico nel perfetto genere di teatro di arte varia o music-hall, mentre esibiscono i loro nudi corpi.
Ancora una volta, e mostrando il suo vero volto, Lucifero ci condurrà attraverso le losche baccanali e le fastose tregende del CABARET MALEDETTO.!

“Cari e patetici spettatori, quando la sordida e terribile routine della vostra noiosa vita si sarà impossessata di voi, muovete le vostre membra verso il Cabaret Maledetto, dove i vostri desideri più cupi e lascivi diventeranno realtà, ché questo è il tempio del vizio e della perdizione”!
“Infimi e lussuriosi mortali, siate benvenuti a questo maledetto e perverso luogo del peccato… Il Cabaret Maledetto”!

Con “El Circo de los Horrores” portammo lo spettatore a un lugubre e recondito cimitero, con Manicomio lo trascinammo fino a un funesto ospedale psichiatrico, questa volta viaggerà con noi all’Inferno. Un’antica e decrepita cattedrale gotica, che sarà “l’ultima dimora”. Trasformata in un demoniaco Cabaret, è anche la residenza di Lucifero, l’incarnazione dell’avarizia e della vanità, la personificazione di ogni male.
Cabaret Maledetto è una proposta in cui Lucifero è l’asse ipogeo che sorregge lo spettacolo. Una cattedrale in stile gotico è lo spazio in cui la passione, la sregolatezza e il divertimento convergono in perfetta eufonia. Grazie all’eclettismo degli artisti, il pubblico ha la possibilità di cimentarsi in uno spettacolo unico e originale circondato da un intrigante scenario.
Lo spettacolo vuole far sì che il pubblico comunichi e che partecipi a una selvaggia e oscura festa dell’umorismo, della lussuria e della passione delirante, in compagnia del nostro vecchio maestro di cerimonie trasformato in Lucifero, che ci svelerà i luoghi più toschi di questo originale e vecchio cabaret.
Ecco che, ancora una volta, in questo nuovo spettacolo, si fondono insieme il teatro d’avanguardia, il circo contemporaneo e il cabaret più selvaggio, inconfondibili segni d’identità di El Circo de los Horrores.
TEATRO SCARNO, con una drammaturgia che narra le vicissitudini di alcuni personaggi di spicco che pur di avere un’ultima serata di notorietà, sono disposti a vendere l’anima al diavolo; terrore, umorismo e turbamento convivono in un’atmosfera unica. Con monologhi dall’oltretomba, parodie sugli angeli e demoni, confessioni sessuali con Lucifero e l’eterna lotta tra il cielo e l’inferno.
CIRCO SENSUALE, dove la tecnica circense punta a provocare, a eccitare e a scaldare i nostri sensi. I movimenti erotici e provocatori degli artisti, con i loro perversi e maliziosi sguardi inebrianti e con i sensuali numeri aerei di uomini e donne che, attraverso le acrobazie, ritraggono la pazzia e la sregolatezza della passione; diaboliche contorsioniste acquatiche che si sommergono in un calice colmo di sangue; pallidi e torvi pattinatori di questo oscuro mondo gotico, che girano a grandissima velocità e con una precisione incredibile e mangiafuoco e sputafuoco, saranno i personaggi che faranno sfoggio delle loro abilità in questo strano inferno e che cattureranno lo spettatore. Un’esplosione dei sensi, una parata di colore, calore e magari anche di sapore.!
CABARET BUIO, come dev’essere ogni cabaret che si rispetti, quando si parla di cabaret tenebroso. Scherzando con il demoniaco rappresentato da un corpo di ballo di strabilianti diavolesse e demoni la cui caratterizzazione, va dal mostruoso fino alla bellezza del male, personificata da corpi nudi da capogiro, ornati da stigmate che ne ricoprono i visi e da bruciature che ne rivestono i corpi, grandi tagli sulla pelle o ascessi di cisti virulente.
In questo spettacolo si va oltre ed è stata inclusa la musica dal vivo, per ottenere maggiore spontaneità e per enfatizzare ogni momento dello show. Una forte scommessa musicale, con grandi voci in diretta e danza acrobatica, classica e moderna, introdotta in ogni singolo movimento dello spettacolo, oltre al potere della parola attraverso i monologhi.
Le note di un pianoforte a coda e quelle sfrenate delle chitarre elettriche convivranno insieme alle voci nere del Gospel più sordido e sinistro. Musica e voci dal vivo, caratterizzano questo nuovo montaggio attraverso il prisma del vecchio e magico cabaret degli anni 40, anche se, ovviamente, rinnovato e adattato agli anni in cui ci tocca vivere.
Nei due spettacoli precedenti della trilogia di El Circo de los Horrores, Suso Silva personifica il personaggio di Nosferatu.
Nel primo spettacolo, ‘El Circo de los Horrores’, Nosferatu è l’anfitrione, il maestro di cerimonie. Dà il benvenuto a un mondo misterioso e agonico ai mortali che osano entrare ne El Circo de los Horrores arrecando loro angoscia e turbamento.
Il personaggio di Nosferatu nasce come quello che è, il padre di tutti i vampiri, il primo dei vampiri. Il suo risveglio, e con lui l’incubo degli orrori, provoca un certo timore e paura.
Cerca di reinventare il circo, esumandolo dalla sua sempiterna agonia che lo condurrà inesorabilmente all’estinzione e così lo definisce, attraverso la sua frase caratteristica: “il circo è morto, andiamo a riesumarlo”.
Nel secondo spettacolo, ‘Manicomio’, in una nuova ambientazione, Nosferatu, un malato estremamente perturbato e pericoloso, “il re dei vampiri” scoprirà che i suoi accoliti non sono mummie, licantropi, o fanciulle possedute, bensì un drappello di malati terminali.
È il vero re del luogo, il matto e il più dissennato del regno. Tutti gli internati lo attorniano, lo adorano e lo rispettano, sembra una corte infestata da matti e da cortigiani che rendono omaggio al loro re, al loro amato sovrano. Di nuovo, questo personaggio è il duce che infervora le masse. È il nesso che unisce le diverse storie che si svolgono tra le pareti di questo strano centro. Contemporaneamente, nella sua veste di dottore, Nosferatu psicoanalizza e porta a galla i traumi e le manie dell’inavveduto spettatore.
In questo nuovo spettacolo, che chiude la trilogia, Cabaret Maledetto, Suso Silva incarna il personaggio di Lucifero, il Signor Lucifero.
Lucifero è l’angelo menzognero, peccaminoso, vizioso, lussurioso… come tutti i demoni, quello che vuole è trarci in inganno e lo fa fin dall’inizio, si fa passare per un demonio minore, come Nosferatu, il vampiro, il re dei matti o interpretando un sovrano dei folli, il suo nome è Signor Lucifero, o il quarto figlio del cane nero, è la bestia con il numero 666, il numero della bestia.
Il passaggio da Nosferatu a Lucifero è cronologico.
Nosferatu inganna lo spettatore fin dall’inizio e finalmente hanno deciso di svelare il suo vero volto, occulto dalla veste di vampiro, con questo nuovo aspetto, quello di Lucifero, si chiude la trilogia, è il momento estético e creativo di un ciclo di spettacoli, è arrivare all’apogeo, al momento più sublime della creazione di El Circo de los Horrores, l’opera prima di El Circo de los Horrores tocca l’apice con il Cabaret Maledetto, la parte più morbosa, più oscura, quello che vogliamo dimenticare, che vogliamo nascondere.
Con Lucifero si chiudono i due personaggi che in realtà sono solo uno: Nosferatu e Lucifero.!
Siete pronti dunque ad entrare e a vendere la vostra anima al diavolo?
Orario spettacoli:
Venerdì e sabato: 18.00h – 22.00h
Domenica: 17.00 h 20.30h
Orario biglietteria:
Dalle 17.00 h alle 20.00 h
Domenica dalle 16.00 h a 21.00 h
Prezzo biglietti:
Da 18 a 45 euro
Biglietti in vendita:
Ingresso vietato ai minorenni

Un premio in nome dell'indimenticabile Totò

L’Associazione  Amici di Totò a prescindere? ONLUS e l’Associazione Eurweb tv5, organizzatori della diciottesima edizione  del Concorso Internazionale Antonio De Curtis – Totò, patrocinato dagli enti istituzionali più prestigiosi, proclamano i vincitori dopo un’accurata selezione di artisti da parte della commissione per la sezione cinema: Lino Banfi, premio alla carriera, Sebastiano Somma, Maurizio Mattioli e Barbara Tabita. Per la produzione cinematografica Karim Capuano. Sezione fiction per Centovetrine: Daniela Fazzolari, Emanuela Tittocchia, Danilo Brugia e Luciano Roman, per Un posto al sole: Claudia Ruffo, Ilenia Lazzarin, Alberto Rossi, Patrizio Rispo e Luisa Amatucci e per Beautiful Annamaria Malipiero. Per la sezione filmografia Vincenzo De Sio, per la musica Ilenia Pacitti, per la stampa Paola Comin, per la sezione narrativa Raffaele Cavaliere e Alessandro Zannini, per la pittura Noemi Cuberli, per la scultura Ignazio Colagrossi e premio alla memoria Luigi Guanella. La premiazione si terrà il 9 Dicembre, alle ore 16:00, presso la  Biblioteca della Camera dei Deputati, sita in Via del Seminario 76, a Roma.  



" PANETTONE SOLIDALE" solidarietà e tanto gusto tutto in una elegante Kermesse

“Panettone Solidale”
Progetto a cura del Panificio Malafronte di Gragnano


Una gustosa kermesse dedicata al vero panettone artigianale è stata presentata Giovedì 3 Dicembre, presso il Panificio Malafronte, con sede dell’opificio in via Castellammare,  Gragnano, che per le festività natalizie si è attivata presentando al pubblico l’iniziativa “Panettone Solidale”, un progetto solidale realizzato a favore dell’associazione Onlus “Trame Africane”, che vede protagonista la solidarietà unita al gusto.
L’Associazione rappresentata da Pasquale Coppola, è nata nel luglio del 2001 dall’impegno di un gruppo di persone già attive da anni nel settore del volontariato.Panettone2
Il suo obiettivo è quello di creare concrete possibilità di crescita nei paesi in via di sviluppo, fornendo alle persone che vivono in condizioni disagiate strumenti e opportunità di riscatto, per migliorare le proprie condizioni di vita attraverso l’ l’educazione sanitaria, l’ istruzione, la formazione professionale ed il lavoro.
Per il secondo anno consecutivo, i fratelli Massimiliano e Daniele Malafronte  devolveranno  un euro su ogni panettone venduto nelle feste, per  fornire borse di studio ai ragazzi meno agiati in Africa.
Panettone3Fulcro dell’evento è la presentazione di panettoni artigianali d’eccellenza, tra cui lo speciale realizzato con “GUAPPA”, liquore cremoso, dalla spiccata personalità, prodotto con latte di bufala raccolto nella zona di origine della mozzarella di bufala campana DOP, che rende omaggio alle tradizioni dell’Antica Distilleria Petrone.
Tutti i panettoni sono realizzati senza ingredienti che ne prolunghino artificialmente la vita (i conservanti utilizzati dall’ industria), né semilavorati che ne facilitino la produzione artigianale, omogeneizzandone i sapori (lieviti disidratati e mix).
Panettone4 L’ obiettivo è esaltare la naturalità, la qualità, la freschezza dei prodotti Malafronte realizzati con prodotti a km zero, (Uova, latte e burri nostrani)  da una parte e la capacità tecnica e l’originalità creativa dell’artigiano dall’altra. Madrina dell’evento è stata la giornalista e inviata rai Barbara Di Palma, che ha dichiarato: “ Sono felice di essere parte di quest’iniziativa davvero nobile, sconosco i fratelli Malafronte da quand’eravamo adolescenti e sono onorata di essere testimone di un progetto così bello e solidale per i bambini di Trame Africane, e soprattutto ci tengo a far conoscere i prodotto locali, pasta, dolci, pane di Gragnano, mia città natale.”-

PHOTO CREDIT Angela Acanfora
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